Cactus Talks Weekend
Abbiamo parlato insieme di amori pungenti e altre spine, e di molto altro. Perché il mondo delle succulente e delle cactacee è davvero ricco di dettagli affilati, affatto trascurabili e che premiano in bellezza, se si dimostra la giusta pazienza e qualche trucchetto da esperti.
Per questo abbiamo chiesto a Marco di stare con noi al Garden, Sabato 26 e Domenica 27 Marzo, e così è stato. Due giorni di domande e risposte con un vero esperto che da anni lavora in Mh Cactiland, il punto di riferimento indiscusso, quando si parla di piante grasse. L’azienda, che si trova nel Lazio, produce ogni anno oltre 1.000.000 di piante, su una superficie di 5 ettari, in serra e in piena aria.
A guidare Mh Cactiland non è solo l’esperienza ma soprattutto il rispetto dell’ambiente e della biodiversità e l’uso davvero oculato del territorio e delle risorse. C’è molta attenzione al consumo responsabile dell’acqua e all’ostacolare gli sprechi, anche grazie al recupero dell’acqua piovana e di irrigazione, finalizzato all’autoconsumo, e si usa energia pulita derivante da impianti fotovoltaici.
Cosa c’entra questo con le piante grasse? C’entra eccome: perché le piante grasse sono l’esempio in natura dell’adattamento, dell’uso efficace anche della risorsa più piccola, dello stare come si deve e come si può in contesti in cui tutte le altre piante non saprebbero sopravvivere due giorni. Le piante grasse sono le vere campionesse in questa dinamica, macchine naturali perfette nella sopravvivenza, capaci di essere tanto efficienti nell’uso delle risorse disponibili in natura, da fiorire anche laddove nient’altro potrebbe.
Come molte persone che le hanno scelte hanno già percepito, prendere con sé una pianta grassa significa imparare ogni giorno un po’. Si tratta dell’arte dello stare, sfruttando le risorse disponibili in un determinato contesto e momento, sapendo percepire i cambiamenti in arrivo e sapendoli accogliere, per continuare a trasformarsi e mantenere il giusto equilibrio per sé al tempo stesso.
Osservare una pianta grassa è il primo passo, ma l’aiuto degli esperti migliora senza dubbio l’esperienza. E così nella nostra due giorni con Marco, sono stati sviscerati i temi più vari e le domande e curiosità sono arrivate numerose. Le domande più numerose sono state quelle relative al come piantare e travasare o ripiantare le piante grasse, ma soprattutto sul quando, tema percepito come delicato dagli appassionati, su cui c’è sempre tanta indecisione e timore di sbagliare.
Il tema del come prendersi cura di queste piante in ogni stagione è stato ben dibattuto, entrando nelle indicazioni su come e quando annaffiarle, sul dove posizionarle a seconda della temperatura e dell’esposizione alla luce. A quanto pare non era affatto scontato per i più sapere dove tenere le piante per farle davvero stare bene, scongiurando gelate o danni difficilmente recuperabili a posteriori.
È stato utile parlare anche del tipo di concime da usare, del come trattare la cocciniglia o le possibili macchie di ruggine che si possono a volte formare su alcuni steli, dell’importanza del riposo vegetativo, senza il quale nessuna pianta grassa potrebbe mai riuscire a fiorire.
Infine è stato molto divertente scoprire come usare queste potenti piantine per decorare la propria casa, balcone o giardino, avvalendosi anche di semplici attrezzature da allestimento come ganci per appenderle o vasi, per comporre piccole comunità di piante grasse che saranno capaci di portare a un risultato finale estremamente gradevole, alla vista ma anche al tatto.
Sono intervenute molte persone appassionate, alcune portando le loro piante da casa, e questo ci conferma quanto il mondo delle piante grasse dia soddisfazione a chi lo scopre e quanto ci sia da divertirsi conoscendo piccoli ma importanti accorgimenti.
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