Conosciamo l’Hibiscus, fiore simbolo delle atmosfere tropicali
Il caldo e il sole dell’estate possono richiamare, anche nei nostri spazi esterni, le colorate atmosfere tropicali, basta decidere di…regalarsi un hibiscus! Questo, infatti, è il suo periodo di massima fioritura.
Impariamo a conoscerne le due diverse tipologie:
Syriacus: è la variante più rustica e resistente al freddo, può essere tranquillamente interrata perchè arriva a sopportare temperature minime fino a -20°C. In inverno perde le foglie, ma da fine marzo/primi di aprile inizia il priodo della ripresa vegetativa e a luglio/agosto fiorisce, producendo magnifici fiori bianchi, viola o celesti di circa 7/8 centimetri. L’arbusto è rustico e molto ramificato, si può sviluppare fino a diventare un vero e proprio alberello, con pazienza può raggiungere fino ai tre metri di altezza. Tutti gli anni va potata da metà febbraio e fine marzo, senza particolari indicazioni. Sui rami più piccoli nasceranno i fiori.
Sinensis: si tratta di una variante altrettanto rustica, anche se leggermente più delicata. L’Hibiscus Sinensis infatti non tollera le gelate, nel periodo invernale andrà quindi messa al riparo in un ambiente in cui le temperature non scendano mai al di sotto dei 10°C. Al contrario, andrebbe incontro alla caduta delle foglie e anche alla morte. Tenuta in buone condizioni, può raggiungere un’altezza massima di due metri, regalando scenografiche fioriture in tantissimi colori e non necessita potature.
Il mantenimento di entrambe le tipologie di hibiscus è molto semplice: trattandosi di una specie rustica, non necessita di particolari attenzioni. Potrà infatti avere sole diretto tutto il giorno oppure mezza giornata di sole e mezza di ombra. Per mantenere vivace e abbondante la fioritura saranno sufficienti irrigature e concimazioni regolari a base di una bassa percentuale di azoto e più alta in potassio e fosforo.